La fine della cavalcata |
Ma partiamo dall'inizio...
A fine Aprile dopo la maratona di Londra,ho staccato completamente dalle gare su asfalto per dedicarmi ai tanto amati trail e skyrace,e questo mi ha portato ad allenarmi spesso offroad e in montagna con dislivelli importanti,tutto ciò ha portato una crescita muscolare delle mie gambe ed una miglior potenza,questo infatti si è visto subito nelle prime gare su asfalto che sono tornato a fare a settembre,dove ho raggiunto posizioni e ritmi impensabili,ora però questo non bastava per fare bene una maratona servivano buoni allenamenti sul ritmo gara.
Prima di tutto però quale maratona avrei fatto? Sapevo di dover andare da solo senza family e quindi non distante da casa,così convinto anche dal fatto di poter rivedere gli amici bloggers romani decido per Verona,così inizio una tabella di preparazione leggermente diversa dalle altre fatte in precedenza,inserendo molte più uscite a ritmo gara e fiore all'occhiello credo sia stata l'ottima settimana di scarico fatta prima della maratona dove effettivamente mi sentivo stanchino,tutto ciò però non mi faceva pensare di poter correre così bene.
A livello logistico ho organizzato tutto alla perfezione,viaggio in treno al mattino presto,da milano 1h20' da solo nella cabina rilassato e con le gambe alzate sul sedile davanti (i piedi appoggiati dentro il mio piumino),bevo acqua ogni tanto,sonnecchio un po...riposino perfetto,arrivo a verona ore 8.00,manca un ora allo start e devo solo fare 10 minuti a piedi per arrivare in zona partenza (Piazza Bra). Al mio arrivo è già pieno di gente,e trovo subito l'amico Luca ad aspettarmi,avrebbe dovuto correrla anche lui ma un problema al piede a poche settimane dalla gara l'ha costretto al fermo,così avendo già prenotato il weekend con la sua famiglia,decide di farmi da spalla,e così mi preparo e poi lascio la borsa a lui,faccio riscaldamento e poi entro nella prima gabbia la mia,faccio stretching,e poi mi metto in posizione una decina di metri dopo il gonfiabile,uno degli speaker è l'amico e allenatore Davide Daccò che mi saluta alla sua maniera ma dicendolo al microfono,un po di sorrisi e poi si torna subito seri perchè subentra il sindaco e spiega che faremo un minuto di silenzio per i morti degli attentati di Parigi appena successi.
Ecco che si parte,sto sulla sinistra per evitare di inciampare in qualche gamba e sento dietro di me chiamare forte il io nome,mi giro ed è Giancarlo RB,grandissimo,rallento un pelo lo abbraccio mentre continuiamo a correre,un gesto di intesa (daje) e via ognuno con il suo ritmo e il suo obiettivo da portare a termine,io so che gliel'ho promesso ,una volta arrivato lo aspetterò al traguardo under 200'.
Mi concentro sul mio ritmo e da subito mi esce naturale un 4'07"/4'08" da Garmin,i primi 2km sono un rettilineo che va verso la stazione e torna verso Piazza Bra,poi si passa dal centro storico per uscire ed abbandonarlo seguendo il corso dell'Adige,qui non c'è anima viva a bordo strada a tifare e pensare che 6 mesi fa a Londra non riuscivo a vedere i marciapiedi dalle tante persone,mentre invece per quanto concerne le persone in gara,la scelta azzeccata dell'organizzazione di fare correre tre gare allo stesso orario sullo stesso percorso (maratona,mezza e 10km) fa si che al mio ritmo trovo tanta gente intorno a me.
La giornata è freddina,ed è anche nuvolo,la temperatura è perfetta per correre forse c'è un po troppa umidità,ma io mi sento davvero bene,in questi primi 10km ad uscire dal centro sono molto concentrato sul mio passo e la respirazione che non diventi faticosa,ho lasciato la fascia cardio nella borsa,quindi per la prima volta correrò una maratona senza sapere i miei battiti...questo fa si che non ho distrazioni e anche il Garmin l'ho messo in modalità auto lap ogni 5,05km così da avere un riscontro più preciso possibile,il mio obiettivo è passare questa distanza in 21' o sotto in modo che se dovessi avere un crollo nel finale riuscirei comunque a fare un under 180'.
I primi 10km passano esattamente come volevo nonostante il tracciato fosse leggermente a salire,poi si torna indietro da una strada più distante dall'Adige ma sempre poco frequentata,qui però senza spingere di più mi ritrovo a girare a 3-5" più veloce al km,il respiro però rimane invariato.in più ora sono in compagnia di un ragazzo giovane fisicamente simile a me,che ha un passo preciso e costante esattamente come il sottoscritto,scambio due parole e mi dice di voler fare 2 ore 56/57' e che tiene questo ritmo un pelo più veloce per fare un po di margine,gli dico che va benissimo anche a me,così questo aiuto inaspettato sarà fondamentale per entrambi.
Nel tornare verso il centro di Verona raggiungiamo un gruppetto di sette corridori e sia io che il mio socio di obiettivo ci infiliamo nel mezzo,sembriamo uno stormo a formare la punta di una freccia,ma stavolta io non vado davanti e questo fa si che un po di scia la prendo e probabilmente sull'economia della mia gara questo conterà,intanto i km passano veloci e stiamo rientrando in centro dove poco prima dell'Arena la maratona e la mezza si dividono,si perchè siamo già quasi al 21°km e una delle due gare finisce,anche in quattro se ne vanno dal gruppetto (facevano la mezza) e rimaniamo comunque in cinque a proseguire per l'altra metà della gara,passo sotto il gonfiabile dei 21097m in
1h 27'28" con l'amico Luca a bordo strada a tifare come non mai (grazie caro),il passaggio è più veloce di quello che avevo in mente,ma sto molto bene e comunque come detto prima mi tengo un po di margine.
Ora si percorre una parte della città non fatta prima,è più abitata ed è sicuramente un tratto più piacevole,in 4 km attraversiamo due volte l'Adige passando su due ponticelli,il tracciato è più nervoso ma io e il socio di corsa non caliamo il ritmo,in certi momenti credo che senza di lui avrei rallentato un po,ma non lo saprò mai,intanto ripassiamo dal centro per andare ancora fuori verso nord e riprendere la stessa strada di inizio a gara ma stavolta i cartelli da guardare sono quelli in doppia cifra,stavolta siamo davvero quattro gatti in giro ma il mio gruppetto resiste,si arriva in un piccolo gruppo abitato dove giriamo introno ad una casa e torniamo indietro sulla stessa strada tenendo la destra cioè proprio a bordo fiume,passo il 30° km in poco più di 2h04' il ritmo è sempre lo stesso e come sempre mi dico..."Chicco ora comincia la gara vera!".
Inizio a contare alla rovescia i 12 km che mancano,in questo tragitto si incrociano sulla sinistra gli altri runner che stanno salendo dalla strada fatta prima e ci si incita a vicenda,sento un ragazzo salutarmi a squarciagola è l'amico Lapoo su Garmin Connect,grazie mi servirà per andare fino alla fine,qui ad un certo punto il percorso cambia,si svolta a destra attraversando il fiume con un lungo ponticello stretto e piatto per rientrare verso il centro di Verona dal lato ovest della città,si passa anche su una ciclabile in piccolo parco.e il mio gruppetto qua si sfalda,ma rimango sempre in coppia con l'amico di giornata,abbiamo un passo speculare,passiamo il 35°km in 2h25',le gambe sono si un po più stanche ma sempre toniche,resto concentrato e attaccato all'amico,stiamo iniziando anche a riprendere e sorpassare diversi runner che non ne hanno più.nonostante da qui fino alla fine il percorso non mi aiuta,è un continuo salire per lunghi tratti per poi scendere ogni tanto di qualche metro,si fa davvero più fatica per tenere il ritmo precedente,spingiamo di più tutti e due e riesco ad fare il tratto dal 35°al 40°km in 21',ho perso circa 3 secondi al km ma sto bene,adesso siamo di nuovo nel centro storico,tutto curve,decido di provare ad attaccare spingendo forte,ma devo rientrare perchè sento un crampo che sta per partirmi al polpaccio destro,decido di stare sul solito ritmo arrivo così al 41°km,la strada è sempre più a salire,provo allora a spingere ancora forte,il polpaccio mi da noia di nuovo,rallento un po,mancano 500m al traguardo,guardo il crono e vedo che posso provare ad attaccare il personale,spingo a tutta ma la strada sarà in piano solo per gli ultimi 150m,qui rivedo Luca che mi urla "dai che è li dai "...spingo sul tappeto azzurro e vedo il crono dire 2'55'28"...non è personale per pochi secondi ma davvero non pensavo più di poter tornare a questi livelli.
Grazie Verona.
P.S. La giornata poi è continuata nella maniera migliore con il pranzo all'aperto davanti alla arena insieme ai mitici amici blogger romani Giancarlo,Yogi,Gianluca,Mauro e altri nuovi per me...alla fine abbracci a tutti un arrivederci a Roma ad aprile 2016 e via con il treno verso casa a portare la medaglia al mio Carletto.