Era la mia prima partecipazione,mi sono allenato anche per questo tipo di gara pur non avendo intenzioni di fare classifica ma chi mi conosce sa che do sempre tutto...ecco stavolta ho dovuto tirare un po i remi in barca...
Ma partiamo dall'inizio...io,Sonz e Teo arriviamo presto a Santa Cristina,d'altronde si trova a 10 km da casa,ritiriamo i pettorali e qui scatta la prima sorpresa avrò il numero 11 che per me ha un significato particolare...è quello che ho avuto su tutte le divise che ho indossato sia a calcio che a pallavolo,cioè negli sport che ho praticato per decenni prima di darmi al podismo.
Felice di questa cosa,mi reco con loro negli spogliatoi e inizio la mia vestizione,qui i dubbi sull'abbigliamento sono tanti e alla fine decido di vestirmi uguale a quando mi alleno..compreso il copri bocca-naso...non voglio ammalarmi...questa scelta però sarà un errore per lo svolgimento della gara.
Finito esco e raggiungo la zona partenza dove incontro prima il Pimpe con le sue scarpette rosso fuoco da trail,facciamo una foto che non ho ancora,poi vedo Furio,Patty e Walter e conosco anche Kayak Runner.
Parlando con Furio mi dice che il giorno prima ha subito una storta alla caviglia e non sa come si comporterà in gara...andiamo insieme a posizionarci nel gruppo davanti e al via del grande speaker Davide Daccò facciamo girare veloci le gambe...primo e secondo km vanno via a 3'45"/km...allora io dico a Furio non stiamo esagerando un po...decido di mollare un pelo,so che lui vuole fare classifica mentre a me interessa arrivare bene al traguardo...lo tengo comunque sempre davanti a vista...
Il percorso è bello e il terreno cambia in continuazione,da terra secca a prato o fango ghiacciato,da sassi a tratti su asfalto,poi dentro nei boschi invece terreno più molle in gran parte ricoperto da foglie e alcuni tratti di fango con anche guadi da attraversare...non è mai piatto per troppo tempo,si sale e si scende e proprio al 5°km c'è una bella salita alla chiesetta,non è lunga ma è ripida,la faccio correndo anche se sembra più una corsa sul posto,e qui arriva il primo problema...sono troppo vestito e sento caldo ma non posso togliermi tutto e lasciarlo li,ormai la scelta l'ho fatta e me la tengo...continuo tenendo un ritmo simile a quello usato nei miei collinari in allenamento,l'amico Furio lo vedo davanti a me ma sempre un po più lontano,sta correndo bene ma anche il mio ritmo è buono...solo che ho troppo caldo.
Intorno al 10km il nostro percorso incontra quello della gara corta e per un buon tratto si corre insieme così passando un po di persone scorgo davanti a me Patty,a dire il vero avevo sentito prima la sua voce:9,la saluto e lei mi dice che Furio ha male alla caviglia e si ritirerà...io penso a me sembra che stia andando fin troppo bene...in effetti poco più avanti non lo vedrò più e scoprirò poi al traguardo che si è ritirato ma dopo aver fatto la seconda parte della corsa corta e finendo con 21 km.
io invece proseguo,bevo tanta acqua ai ristori perchè sto sudando troppo,anche se a questo ritmo sto un po meglio che all'inizio,arrivo così a metà gara in 1h08' ad una media di 4'32"/km,non male considerando tutto ma a questo punto il tracciato diventa più impegnativo,più nervoso e le salite e discese sono più ripide e continue,un vero spacca muscoli,tengo comunque bene quando però intorno al
21°km durante una discesa ripida su sassi inciampo e mi vedo con la faccia per terra ma riesco allungando in modo anomalo la gamba a stare in piedi...sentendo però una fitta all'adduttore della gamba sx...mi fermo convinto di che la mia gara sia finita...ma poi provo a ripartire,il dolore si fa sentire solo quando carico in salita o comunque quando spingo forte su quella gamba,si posso continuare però devo alzare il ritmo e da qui al traguardo sarà una gara diversa con le ultime salitone fatte tutte camminando...nota positiva non avrò più caldo.
Arrivo così al traguardo in 2h28'36" media 4'57"/km (pensare che fino al 21°km(infortunio) avevo 4'36'/km di media)un po sofferente ma contento di averla conclusa incontro subito i miei amici Sonz e Teo che mi danno una bottiglia di birra da bere...rito ormai famoso del Run Team,poco dopo vedo il mio amore Roberta che incredibilmente è arrivata nello stesso momento in cui tagliavo il traguardo...tempismo matrimoniale...
Poi dopo una bella doccia gelata io,Roberta,gli splendidi Furio e Patty,Walter e il mitico Pimpe abbiamo pranzato insieme al pasta party(ringrazio Pimpe per avermi prestato il coltellino svizzero se no la mela non la tagliavo più)....la giornata è continuata nel parchetto zona arrivi attendendo le premiazioni sotto un bel sole che ci ha scaldato mentre si giocava sulle altalene come quando eravamo bambini...una splendida Domenica tra amici veri.
Ieri sera invece la nota dolente...vado in visita da Lorenzo il mio fisioterapista/osteopata che senza che io gli dicessi niente sull'accaduto appena mi ha toccato la gamba in quel punto mi ha detto. ...
guarda che qui ti sei fatto una bella elongazione del muscolo sartorio...quindi per qualche giorno riposo...ghiaccio e antinfiammatorio.
Peccato.
la differenza che si vede subito è l'innalzamento dei battiti,questo perchè tra il vento e le gambe ancora pesanti dal collinare di 30km per tenere il ritmo ho dovuto spingere più del dovuto...risultato sono sicuramente lontano dallo stato di forma che avevo lo scorso autunno dove ho fatto per 2 volte il PB sulla mezza distanza,ma credo di essere alla pari di quando preparai Londra,quindi la maratona di Milano tra 58 gg la posso correre,dovrò però stare attento a non forzare troppo se no rischio di non arrivare.
la differenza che si vede subito è l'innalzamento dei battiti,questo perchè tra il vento e le gambe ancora pesanti dal collinare di 30km per tenere il ritmo ho dovuto spingere più del dovuto...risultato sono sicuramente lontano dallo stato di forma che avevo lo scorso autunno dove ho fatto per 2 volte il PB sulla mezza distanza,ma credo di essere alla pari di quando preparai Londra,quindi la maratona di Milano tra 58 gg la posso correre,dovrò però stare attento a non forzare troppo se no rischio di non arrivare.
